//Intervista a Massimo Zaurrini, co-fondatore Internationalia edizioni/Interview to Massimo Zaurrini, co-founder of Internationalia publishing house

Intervista a Massimo Zaurrini, co-fondatore Internationalia edizioni/Interview to Massimo Zaurrini, co-founder of Internationalia publishing house

Parlare dell’Africa al di là degli stereotipi. Nei primi anni 2000 questo rappresentava una scommessa per Massimo Zaurrini, uno dei fondatori di Internationalia srl, gruppo editoriale di InfoAfrica e Africa e Affari. Nato nel 2012, Internationalia ha l’obiettivo di fornire un quadro realistico, in particolare del continente africano. Ne sottolinea anche gli aspetti positivi poco conosciuti e le opportunità economiche, culturali e sociali. Intervista a cura di Marika de Sandoli.

M.d.S.
In occasione del Fuorisalone 2018, la prima edizione di Milano#Dakar ha aperto un dialogo tra maker africani e maker italiani. In questa ottica, quali sono le aree africane più aperte ad un dialogo con l’Italia?

M.Z.
L’Africa ha sempre avuto un legame forte con il nostro Paese che non si è mai interrotto nel corso dei secoli. Anche economicamente, sta assumendo un ruolo sempre più importante per noi. Non ci sono aree più predisposte di altre verso l’Italia. Possiamo dire invece che paesi come Il Senegal e il Ghana hanno un rapporto culturalmente più stretto dovuto alla presenza di grandi comunità nel nostro territorio e al fenomeno dell’immigrazione di ritorno. Angola, Etiopia e Mozambico si sono mostrati interessati alla moda e al design italiano. Sono aspetti poco conosciuti del continente che il progetto Milano#Dakar ha senz’altro contribuito a sottolineare.

M.d.S.
Quali settori commerciali ne trarranno i maggiori vantaggi in termini di possibilità di espansione?

M.Z.
Secondo noi, lo sviluppo economico africano si baserà su tre grandi pilastri: l’agribusiness e la trasformazione dei prodotti agricoli per i mercati locali,
il settore delle infrastrutture e delle costruzioni,
e quello delle energie, soprattutto rinnovabili.
L’Italia dovrebbe puntare su questi ambiti perché sono ricchi di opportunità di crescita sia per il nostro Paese che per l’Africa.
Da tenere d’occhio anche l’arredamento, la cucina e la moda africani, aree spesso sottovalutate e che invece presentano i margini di crescita più interessanti.

M.d.S.
Quali sono i paesi africani con maggiore potenzialità economica e quali sono le differenze tra le varie aree del continente?

M.Z.
L’Africa è un continente enorme, formato da 54 paesi che crescono a velocità diverse. I più “veloci” negli ultimi anni si sono rivelati Senegal, Ghana, Costa d’Avorio, Uganda Ruanda, Mozambico, Nigeria, Marocco. Anche l’Africa orientale è in forte sviluppo mentre ritmi più lenti si registrano nella parte australe. Questo è dovuto in parte all’aumento dei prezzi delle materie prime e anche alle difficoltà climatiche: la siccità ha rallentato lo sviluppo dell’agricoltura e dell’energia idrica, fonte di guadagno per queste zone.

UK

Talking about Africa beyond stereotypes. In the early 2000s this represented a challenge for Massimo Zaurrini, one of the founders of Internationalia srl, editorial group of InfoAfrica and Africa and Business. Born in 2012, Internationalia aims to provide a realistic picture of the African continent. It also underlines the little-known positive aspects and economic, cultural and social opportunities. Interview by Marika de Sandoli.

M.d.S.
On the occasion of the 2018 Fuorisalone, the first edition of Milan # Dakar opened a dialogue between African and Italian makers. In this perspective, which are the African areas most open to start a dialogue with Italy?
M.Z.
Africa has always had a strong link with our country that has never been interrupted over the centuries. Even economically, it is taking on an increasingly important role for us. There are no more predisposed areas than others towards Italy. We can say that countries like Senegal and Ghana have a culturally closer relationship due to the presence of large communities in our territory and to the phenomenon of returning immigration. Angola, Ethiopia and Mozambique have shown interest in Italian fashion and design. These are little known aspects of the continent that the Milan # Dakar project has certainly helped to underline.
M.d.S.
What commercial sectors benefit the most in terms of expansion possibilities?
M.Z.
In our opinion African economic development will be based on three major pillars:
agribusiness and the transformation of agricultural products for local markets,
the infrastructure and construction sector,
and energy sector, above all renewable energy.
Italy should focus on these areas because they are rich in growth opportunities both for our country and for Africa.
We also have to keep an eye on African furniture, kitchen and fashion design, areas that are often underestimated and that present the most interesting growth margins.
M.d.S.
What are the African countries with the greatest economic potential and what are the differences between the various areas of the continent?
M.Z.
Africa is a huge continent, consisting of 54 countries growing at different speeds. The most “fast” in recent years have proven to be Senegal, Ghana, Ivory Coast, Uganda Rwanda, Mozambique, Nigeria, Morocco. East Africa is also developing strongly, while slower rhythms are recorded in the southern part. This is partly due to the increase in the prices of raw materials and also to the climatic difficulties: the drought has slowed down the development of agriculture and water, a source of income for these areas.

By | 2021-05-29T12:44:46+02:00 Aprile 28th, 2018|cultura|0 Comments

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